L'autoarticolato è uno dei più comuni tipi di convoglio circolanti su strada e, nonostante la grande somiglianza ai comuni autotreni, differisce da questo per una semplice ma fondamentale caratteristica: la presenza di due parti unite in un solo punto. Differenza fondamentale tra autotreni ed autoarticolati è proprio la presenza di due segmenti; l'autoarticolato, come suggerisce anche il nome stesso, infatti, è composto da due segmenti: il primo è rappresentato da un trattore stradale (veicolo costituito da una cabina ma sprovvisto di vano di carico), mentre il secondo dal rimosrchio vero e proprio. Nel trattore stradale, al posto del vano di carico, troviamo dunque una ralla che aggancerà e sosterrà una parte del semirimorchio.
Proprio la ralla, su cui fa perno il semirimorchio, è stata per anni ed anni oggetto di prove e studi quanto rappresenta il cuore dell'autoarticolato. Si è infatti lavorato per consentire una standardizzazione delle soluzioni in merito alle ralle, così da semplificare le manovre e le possibilità di aggancio e gancio del rimorchio.
Ovviamente, questa soluzione presenta numerosi lati positivi così come anche lati negativi. Ad una maggiore capacità di carico di oggetti particolarmente ingombranti, per esempio, si contrappone la minore capacità complessiva di carico dettata suprattutto dalla lunghezza complessiva del convoglio. Ancora, al vantaggio di poter utilizzare la parte motricie su più semirimorchi, consentendo un ottimizzazione dei tempi, si contrappone l'ottimizzazione di costi e consumi possibile, invece la possibilità di effettuare trasporti anche solo con la parte anteriore motorizzata del convoglio. In fine, alla possibilità, nel caso di trasporti intermodali, di poter spostare solamente il semirimorchio, si contrappone invece la maggior difficoltà di controllo del mezzo su strada, specie se in condizioni avverse o in caso di manovre particolarmente difficili.
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